Ci rivolgiamo ad amici, persone e realtà associative che sappiamo interessate al bene comune ed anche alla pur complessa relazione tra cultura e politica.
Consapevoli della rilevanza della crisi in atto ed anche delle sue potenzialità, negative o positive, ci siamo assunti la responsabilità di una riflessione e di una proposta che sottoponiamo alla più ampia attenzione ed al riscontro critico.
Apparteniamo alla generazione fortunata, nati verso la fine del secondo conflitto mondiale, in questa terra di guerra e di pace, educati in ambiente cattolico ed alla interpretazione laica dell'impegno " causa" e non certo "in nome" della fede.
Sentiamo forte il dovere di poter essere utili, pur nei limiti personali anzitutto ma anche del peso numerico del territorio goriziano sul piani regionale e nazionale; purtuttavia la straordinaria vicenda del riconoscimento di Capitale Europea della Cultura per il 2025 alle due città "sorelle" di Nova Gorica e Gorizia, ci induce a corrispondere al richiamo del Presidente Mattarella ai goriziani nel suo discorso di fine anno e poi ai "costruttori" davanti alla crisi politica di governo.
Siamo infine ben consapevoli di non avere titolo e neppure la forza per guidare una simile iniziativa ma semmai di sostenere, dall'ultima fila, quanti volessero non solo condividere la nostra sollecitazione, ma portarla con adeguata autorevolezza ed efficacia verso una nuova stagione che riscopra la indispensabile energia della cultura politica.
In particolare delle tre culture politiche che sono emerse dalla Resistenza e che hanno contribuito al progetto ed alla approvazione della nostra Costituzione.
Siamo grati di ogni contributo che colga questo nostro accorato appello che può venire recepito e diffuso con piena libertà ed autonomia.
Don Renzo Boscarol e Nicolò Fornasir
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