La prima pubblicazione risale aI 1969. La prima ristampa è di oltre cinquant'anni dopo. Si tratta di un libro di 310 papine edito dal centro studi Rizzatti di Gorizia: "Storie di preti isontini internati nel 1915", che ricostruisce le vicende, dall'inizio dell'occupazione del territorio da parte delle truppe italiane, di quella sessantina di esponenti del clero che vennero appunto internati, potendo tornare solo a guerra finita nei loro paesi. Ne è autore Camillo Medeot, insegnante, precursore della storiografia cattolica in ambito goriziano, personalità attiva in varie istituzioni cittadine (come il collegio Lenassi) fino alla sua scomparsa nel 1983. Il volume, che rientra tra i Quaderni di Nuova Iniziativa Isontina, rivista del centro studi Rizzatti, è il frutto di una plurima collaborazione tra Icm, Istituto di Storia sociale e religiosa (che Medeot contribuì a fondare), Concordia et pax, associazione Terre sul confine e Voce Isontina, senza trascurare le sezioni goriziane dell'Azione cattolica Italiana e dell' Acli oltre che del centro studi che a Medeot è intitolato. Una nota in apertura dell'arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli - ma il volume riporta anche una presentazione alla prima edizione dell'allora arcivescovo Pietro Cocolin - sottolinea come "il ricordo di sacerdoti e laici credenti che hanno subito l'onta di giudizi di parte pagando di persona con l'esilio e con le sue conseguenze,un peso insopportabile alla onestà delle loro intenzioni e alla dedizione della loro esistenza per la vita della Chiesa goriziana, restano per tutti un prezioso patrimonio di fede e di fedeltà". L'introduzione, invece, si deve a Liliana Ferrari, già presidente dell'Issr. Il testo ha prezzo di 22 euro e si può trovare per ora alle librerie Ubik, Faidutti e Cattolica. Il difficile momento che don Renzo Boscarol sta attraversando - è ricoverato a causa Covid ed è stato lui a volerne la ristampa - ha impedito una distribuzione più ampia, in attesa di una presentazione pubblica