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HOME > Articoli e notizie:Come rispondere alle situazioni difficili: lavorare in rete

Come rispondere alle situazioni difficili: lavorare in rete

30-04-2013 autore: Chiara Bertolini | fonte: Nuova Iniziativa Isontina n.61 | tema: SOLIDARIETÀ
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Pubblichiamo il discorso di Chiara Bertolini nell'ambito della Settimana UNESCO 2012 sul tema “Approvvigionamenti alimentari e povertà emergenti in FVG” organizzate dalla Direzione Centrale Salute Integrazione Socio Sanitaria Politiche Sociali Area Prevenzione Promozione della Salute. La conferenza è stata tenuta il 20 novembre 2012.

Eleonora, 28 anni, abbandonata dal marito, si ritrova sola di punto in bianco, con due figli di sette e nove anni da crescere, senza un lavoro, senza amici o parenti che l’aiutino, con una casa da mantenere e senza i soldi per pagare le bollette. Non c’è il riscaldamento, vivono in tre, d’inverno con i cappotti sempre indosso anche in casa. Non c’è nulla da mangiare e trovare il necessario per la scuola è una tragedia. Il marito, padre dei suoi figli, non si fa mai vivo con lei. Non c’è nessuno che la pensi. Si rivolge allora al centro di ascolto della sua Parrocchia e finalmente viene a conoscenza che esiste a Gorizia l’Emporio della Solidarietà che la può aiutare. Oggi non lo frequenta più, ha trovato un lavoro e la sua situazione è decisamente migliorata ma allora, ripete sempre, e, se non ci fosse stato quell’aiuto, non ce l’avrebbe fatta.

Mamadou, giovane senegalese con moglie e quattro figli, fuggito dal suo Paese è giunto in Italia sperando in una vita migliore. Non riesce a trovare un lavoro, sente parlare dell’Emporio, prende coraggio e richiede alla Croce Rossa Italiana di via Codelli la tessera per la sua famiglia. Mamadou e uno dei suoi figli oggi hanno trovato lavoro, di tanto in tanto passa per salutare e ringraziare di quell’aiuto prezioso.

Per loro, e per tanti altri, i prodotti vicini alla scadenza, le confezioni leggermente danneggiate, le rimanenze delle offerte, i panettoni del Natale appena trascorso, la solidarietà di tante persone hanno significato tanto, un’ancora di salvezza, un modo concreto di essere vicini ai bisognosi nel silenzio e senza pubblicità, con tanto amore cristiano.

L’EMPORIO DELLA SOLIDARIETÀ DI GORIZIA, inaugurato nel marzo 2011, è nato dalla richiesta della Caritas Diocesana e delle Caritas Parrocchiali, sull’esempio delle iniziative di Roma e Prato. Si è voluto riunire tutti i preesistenti centri di distribuzione di generi alimentari in un unico luogo, garantendo così una fornitura più “ricca” rispetto alla tradizionale “borsa della spesa”. I Centri di ascolto possono oggi dedicare più tempo all’incontro delle persone e al loro accompagnamento. Vi si rivolgono i bisognosi di aiuto, famiglie locali e famiglie straniere, donne o uomini separati con figli da mantenere, persone con disagi di ogni tipo e anziani con pensioni insufficienti.

La crisi economica e la perdita di tanti posti di lavoro portano sempre più famiglie sotto la soglia della povertà, ma esiste un luogo, l’Emporio della Solidarietà, dove poter ricevere gratuitamente i generi di prima necessità “a misura di famiglia”, nel rispetto della dignità di ciascuno responsabilizzando nelle scelte di acquisto.

promotori di questo progetto sono: la Caritas Diocesana, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, il Comune e la Provincia di Gorizia. Partecipano al progetto la Croce Rossa Italiana, le Caritas Parrocchiali, il Gruppo di Volontariato Vincenziano, la Conferenza San Vincenzo, la Comunità Arcobaleno, i Servizi Sociali dei Comuni Alto Isontino e l’Associazione La ginestra. Al bisogno aiutano anche la Protezione Civile, La Misericordia di Cormons e gli Scout di Gorizia. L’Emporio ha sede a Gorizia in via Faiti 15/b, nei locali messi a disposizione dalla Curia Arcivescovile. È aperto quattro giorni alla settimana e vi accedono i possessori della Tessera.

La famiglia in difficoltà si rivolge al Centro di Ascolto e lì viene compilata la Scheda di richiesta credito per alimenti. È necessario il parere positivo del Gruppo di valutazione, che si riunisce periodicamente per esaminare attentamente le richieste e stabilire il possesso dei requisiti stabiliti. Col parere positivo il richiedente ottiene una tessera personale, con nome e foto del titolare, che funziona col sistema del codice a barre, sulla quale sono caricati mensilmente i punti a scalare che gli permettono di acquistare i generi necessari all’Emporio. La tessera contiene da un minimo di 45 punti ad un massimo di 100 punti, calcolati in base al numero dei componenti del nucleo familiare e della situazione di necessità.

La tessera ha una validità limitata, da uno a tre mesi, ed è possibile chiederne il rinnovo rivolgendosi al Centro di ascolto di riferimento; così vi è l’incontro periodico tra il Centro di ascolto e la persona in difficoltà, aiutata ma anche stimolata a migliorare la propria situazione con progetti mirati. All’Emporio si trovano sempre i generi di prima necessità, quali pasta, riso, pomodori in scatola, olio di semi e oliva, legumi, tonno, zucchero, farina, latte, biscotti, ma ci sono anche tantissimi altri prodotti, molti dei quali freschi, quelli per i neonati, per la pulizia della casa e l’igiene della persona. La merce che viene distribuita all’Emporio proviene dal Banco Alimentare del Friuli Venezia Giulia, dall’AGEA, dalle donazioni di aziende e privati impegnati contro lo spreco, dalle raccolte nelle Parrocchie, dalle Aziende agricole e dalla grande distribuzione, come la COOP Nordest, la Despar, la Simply Sma, ecc

Queste ultime, in particolare, garantiscono la distribuzione anche di grandi quantità di prodotti freschi, assolutamente buoni ma non più vendibili per le ferree regole imposte alla moderna distribuzione commerciale. Grazie alla legge 155 del 2003, chiamata del “Buon samaritano”, questi prodotti vengono donati per le persone bisognose piuttosto che alimentare la gran massa dei rifiuti. Per rendere un’idea, circa una tonnellata alla settimana di prodotti freschi arriva all’Emporio invece che alla discarica. Niente è gettato via, neppure ciò che a volte rimane dopo l’orario di chiusura dell’Emporio, perchè i prodotti deperibili sono utilizzati dalla Mensa dei Frati Cappuccini. Quando viene a mancare qualche prodotto di prima necessità, con i contributi dei soggetti Promotori lo si può acquistare, ma in dodici mesi di attività ciò è accaduto solo per il 3% del totale distribuito.

L’Emporio si avvale stabilmente di due operatori e di una decina di volontari di tutte le età che effettuano il lavoro di raccolta, trasporto, stoccaggio e distribuzione negli appositi locali. È stato attivato uno stage con l’Istituto “Slataper” di Gorizia e alcuni ragazzi hanno fatto un’esperienza pratica presso l’Emporio. Il progetto “Emporio della solidarietà” vuole svolgere anche il delicato compito di sensibilizzazione, facendo conoscere alla cittadinanza l’esistenza del problema delle tante famiglie in difficoltà e testimoniando che non si sono mai persi di vista i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della gratuità.
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