Un mese fa la scomparsa del parroco di San Lorenzo, don Renzo Boscarol. Un evento - che ha segnato tutta la comunità di Ronchi dei Legionari e che, ad un mese di distanza, non è ancora stato digerito. Ieri sera la chiesa ha ospitato una messa di suffragio presieduta da don Ignazio Sudoso e concelebrata dal decano ed amministratore parrocchiale, don Paolo Zuttion, dal cappellano, don Mirko Franetovich assieme ad altri sacerdoti. Presenti alla funzione anche il sindaco ed il vicesindaco, Livio Vecchiet e Paola Conte. In questo lasso di tempo, seppur con un grande dolore, la parrocchia di San Lorenzo non si è fermata.
Dopo il funerale di don Renzo, infatti, la comunità ha continuato a prepararsi alla Pasqua. Una festa diversa, contrassegnata, proprio sulla scia di quanto aveva fatto il sacerdote, nella grande attenzione alle persone disagiate. Ha continuato a lavorare la San Lorenzo Caritas che, arche in questo periodo, ha proseguito nella consegna delle borse della spesa contenenti alimentari e generi di prima necessità.
Così come è stato consegnato vestiario ed aiuti che, oggi come oggi, raggiungono quasi 200 persone. Un'azione importante che abbraccia famiglie che hanno perso il lavoro e che qui trovano una mano concreta. Ma è proseguita anche l'attività con i giovanissimi, ad esempio con la programmazione di numerosi incontri di catechismo on line a distanza. In questo lasso di tempo, accanto a don Franetovich, hanno lavorato il nuovo amministratore, don Zuttion ed tutto il consiglio pastorale, convinti della bontà dell'azione portata avanti per molti anni da don Boscarol.
La prossima fase, ricordiamolo, sarà quella della nomina del nuovo parroco, al quale spetterà un'eredità non facile da gestire. "Don Renzo manca, manca a tutti. Ha seminato molto nella nostra comunità - ha detto il primo cittadino - ed ora tocca a noi non solo raccogliere i frutti, ma seminare ulteriormente, specialmente a favore dei giovani che sono il nostro domani ed ai quali, come faceva il parroco, dobbiamo grandi attenzioni"